La cucina greca

La feta è il formaggio greco per eccellenza, citato persino da Omero e prodotto un po’ dappertutto con latte crudo di pecora o misto, conservato in salamoia, ma quella doc pare essere solo quella di Lesvos.
Ma le Cicladi offrono molte altre alternative da gustare insieme alle immancabili insalate a base di pomodori, cipolla, cetrioli e peperoni, a partire dalla Kopanisti dal sapore aspro e aggressivo che muta con la stagionatura, superlativa quella di Mykonos, ma buonissima anche nelle isole sorelle dove da secoli hanno scoperto che in mancanza di caverne per conservarlo bastava avvolgerlo nella tela e sotterrarlo.

Da non perdere anche la Graviera di Naxos, a pasta solida di latte vaccino (le mucche arrivarono nelle Cicladi con i monaci al seguito di Veneziani e Franchi).
La Graviera viene confezionata in forme da 10 chili e in bocca sprigiona note mediterranee di mandorle e nocciole. Perfetta in abbinamento col miele, onnipresente in Grecia è buono dappertutto utilizzato anche per la preparazione di ottime torte e pasticcini. Rinomate per il miele anche Astypala, Thassos e Creta.
Degno di nota anche il San Michali di Syros, di latte vaccino pastorizzato che porta il nome della diocesi cattolica del capoluogo dell’arcipelago. Dal retrogusto di frutta secca e pane tostato va assolutamente pronto con uva e melone.
Kali orexi (Buon appetito!)